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Amazon Inc, società leader nel mercato del commercio elettronico, ha in progetto il lancio di una catena di negozi di alimentari che verranno aperti entro la fine dell’anno in alcune delle principali città degli Stati Uniti. A riportarlo è il Wall Street Journal, secondo cui questi negozi faranno parte di una nuova iniziativa che non avrebbe collegamenti né con la catena Whole Foods, che il colosso di Jeff Bezos ha acquisito nel 2017, né con i negozi Amazon Go, avveniristici ambienti di acquisto collegati con lo store online amazon.com attraverso applicazioni dedicate.

Amazon, per il varo della sua serie di negozi, avrebbe acquisito alcune piccole catene alimentari con una dozzina di sedi circa e non è chiaro se la società fondata da Bezos abbia intenzione di aprire i nuovi negozi con il marchio della casa madre o con un brand creato appositamente per la futura iniziativa. Il WSJ riferisce che Amazon ha firmato contratti di locazione in differenti centri urbani in USA tra cui Chicago, San Francisco e Seattle, dove peraltro esistono già sedi di Whole Foods e Amazon Go.

La catena di negozi alimentari potrebbe aiutare Amazon a coinvolgere un target differente e più ampio rispetto a quello di Whole Foods , che è specializzata in prodotti biologici, e allo stesso tempo fornire all’azienda nuovi punti di ritiro e di consegna per i suoi prodotti, oltre che permettergli di ottenere importanti dati sui consumatori che acquistano abitualmente online su amazon.com prodotti di elettronica e altri oggetti.

Inoltre, attraverso questa operazione, l’azienda americana avrebbe come obiettivo quello di penetrare definitivamente nel tradizionale mercato alimentare, in una prima fase in quello domestico, che è dominato da nomi storici come Costco e Walmart, e digitalizzarlo sempre di più. Ad oggi solo una piccola parte dei consumatori acquista online prodotti alimentari freschi, ma con un’azione aggressiva di Amazon, ciò potrebbe cambiare.

“Il mercato degli alimentari per Amazon e Bezos è come una balena bianca”, ha dichiarato alla CNN Michael Levin, analista di Consumer Intelligence Research Partners, facendo riferimento al fatto che la società di commercio elettronico statunitense già nel lontano 2007 lanciò a Seattle Amazon Fresh, un e-commerce dedicato ai prodotti alimentari. “Adesso tutto è pronto per il cambiamento”, ha aggiunto l’analista ipotizzando che Amazon potrebbe dunque attraverso la sua presenza sempre più importante sdoganare l’abitudine dei consumatori a ordinare online prodotti alimentari freschi per poi passare a ritirarli nei negozi fisici.

E c’è anche l’ipotesi che  Amazon inizi a commercializzare prodotti alimentari con un proprio marchio. Secondo Forbes, se Amazon cominciasse a proporre nei suoi negozi prodotti ‘homemade’ potrebbe colpire le aziende che adesso aggregano i marchi più famosi come le multinazionali Kraft, Coca-Cola o Nabisco: “Per i retailer”, spiega Forbes, “la produzione di propri marchi è semplicemente un buon affare perché i margini di profitto sono molto più alti e il controllo sui costi di distribuzione è decisamente migliore”. L’unico rischio è quello di disincentivare i consumatori che si recano nei negozi appositamente per trovare alcuni specifici loghi, ma Amazon, grazie alla potenza del suo brand e alla sua massiccia azione online potrebbe riuscire a farsi spazio e a far breccia rapidamente nel cuore degli acquirenti.

“In un primo tempo”, ipotizza ancora Forbes, “i prodotti negli scaffali aumenteranno, ma in una seconda fase, sulla base dei dati di acquisto e delle analisi di comportamento dei consumatori rimarranno in posizione dominante quelli che hanno prestazioni migliori”. E non è detto che siano i prodotti attualmente più conosciuti.

I più scettici sostengono però che l’impressionante espansione che Amazon ha ottenuto con il commercio elettronico si basi su una scalabilità che non è possibile replicare nel mercato fisico del retail, dove i punti vendita, radicati sul territorio, possono raggiungere unicamente consumatori in un raggio limitato di chilometri. Certo, l’iniezione di tecnologia che Amazon è in grado di immettere nei suoi nuovi negozi potrebbe inaugurare dinamiche di acquisto a oggi inedite nel mercato alimentare. Se ciò fosse però fin d’ora possibile, fanno ancora notare gli scettici, la società di Bezos avrebbe già messo in atto tali dinamiche nella sua catena Whole Foods, cosa che invece non è, perlomeno fino ad oggi, avvenuta.

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Immagine: Wikimedia Commons
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