Mentre c’è chi da tempo pone il commercio elettronico in netto contrasto con il commercio fisico, come se il primo dovesse scalzare il secondo e arrivare a sostituirlo, il marchio digital per antonomasia—e cioè Google—sbarca offline mettendo in evidenza che anche per il brand che è praticamente sinonimo della ricerca su Internet, la scelta migliore non può che essere quella dell’omnicanalità.
“Oggi annunciamo i nostri piani per aprire il primo negozio retail fisico di Google in una delle più grandi città del mondo: New York”, spiega l’azienda con sede a Mountain View, in California, in un post pubblicato sul suo blog ufficiale. La società Google Inc., oggi Alphabet, è stata fondata 23 anni fa dai due studenti dell’università americana di Stanford Sergey Brin e Larry Page e oggi è arrivata a dominare la ricerca su Internet, con una quota di mercato di più del 90% a livello mondiale.
Il colosso Web ha poi creato un vasto ecosistema di servizi cloud in continua espansione che comprende marchi come Gmail e Google Drive, ed è sbarcata nel mondo dell’hardware con i computer ChromeBook, con gli smartphone basati sul sistema open-source Android sviluppato dagli stessi tecnici di Mountain View e con i prodotti per la domotica Nest.
“Il nostro nuovo Google Store”, spiega ancora il gigante della ricerca americano sul suo blog, “sarà uno spazio in cui i clienti potranno provare i nostri hardware e i nostri servizi in modo utile. Apriremo le porte al pubblico nell’estate 2021”.
I clienti di Google potranno anche acquistare i prodotti sullo store online dell’azienda e poi passare a ritirarli nello store fisico newyorkese. Nel negozio poi, i visitatori potranno sperimentare l’integrazione dei prodotti e servizi di Google in quella che la società statunitense definisce “una varietà di modi coinvolgenti”, aggiungendo che svelerà di più quando le porte del negozio apriranno al pubblico. Verrà infine proposto ai clienti anche un servizio di assistenza tecnica.
Google aveva già in passato sperimentato la vendita fisica dei suoi prodotti attraverso l’apertura di pop-up store, ma è la prima volta che mette in cantiere un negozio retail stabile con il suo marchio. La mossa, seppure arrivi in un momento molto particolare che ha visto New York come una delle città degli USA più colpite dal Covid, segue quella già compiuta ormai da tempo da molti suoi diretti concorrenti come Apple e Samsung.
Altre società tecnologiche americane hanno invece compiuto scelte differenti. Microsoft per esempio, nel giugno dello scorso anno ha annunciato di voler chiudere definitivamente tutti i suoi 83 negozi fisici statunitensi, motivando la sua decisione con il fatto che le sue vendite online stavano crescendo e dichiarando di essere in grado di servire meglio i clienti online anziché nei negozi fisici.
Nonostante Google sia in controtendenza rispetto a un altro colosso come Microsoft, non ha dubbi sulla bontà della sua scelta: “Il nuovo Google Store è un importante passo successivo nel nostro viaggio nel mondo dell’hardware per fornire l’esperienza più utile possibile”, ha spiegato Jason Rosenthal VP, Direct Channels & Membership di Google. “Non vediamo l’ora di incontrare molti dei nostri clienti e di ascoltare il loro feedback sul negozio, in modo da poter continuare a esplorare e sperimentare le possibilità di uno spazio di vendita fisico e costruire sull’esperienza che ne ricaveremo”.
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